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À propos du livre
Questo progetto è la testimonianza di un luogo che non esiste più, di un luogo volutamente dimenticato.
Sulla collina che sovrasta la città di Volterra sorge dal 1887 il vecchio Ospedale Psichiatrico. Dal 1978 in seguito alla legge n. 180, che ne sanciva la chiusura, l’ospedale è in stato di abbandono.
Mura ignorate e tenute nascoste, dove la pazzia avanzava e la solitudine uccideva le anime.
È un racconto fatto di silenzio, è un percorso interiore, un viaggio attraverso l'angoscia di chi ha abitato questi luoghi.
Situata lontano dal paese come a preservare gli abitanti da tale visione, il grido di oblio che riecheggia su questa collina si percepisce già in lontananza.
È un luogo opprimente, dove l’aria è pesante, come pesante è il passato che ricorda.
Enorme è il degrado. Ovunque tracce di sogni infranti e di desolazione.
Entrando l’angoscia ti entra nel sangue, l’inquietudine ti avvolge. Devo confessare più volte a me stesso di voler fuggire.
Mi trovo davanti ad un luogo cupo, fatto di sofferenza, ma illuminato da una luce calda, soffice che irraggia gli ambienti filtrando da ciò che resta delle vetrate. Filtra attraverso la memoria. E’ soffusa. Silenziosa.
È la luce che mi guida in questo viaggio della memoria, come fosse il barlume di speranza di chi qui ci ha lasciato la vita.
Sulla collina che sovrasta la città di Volterra sorge dal 1887 il vecchio Ospedale Psichiatrico. Dal 1978 in seguito alla legge n. 180, che ne sanciva la chiusura, l’ospedale è in stato di abbandono.
Mura ignorate e tenute nascoste, dove la pazzia avanzava e la solitudine uccideva le anime.
È un racconto fatto di silenzio, è un percorso interiore, un viaggio attraverso l'angoscia di chi ha abitato questi luoghi.
Situata lontano dal paese come a preservare gli abitanti da tale visione, il grido di oblio che riecheggia su questa collina si percepisce già in lontananza.
È un luogo opprimente, dove l’aria è pesante, come pesante è il passato che ricorda.
Enorme è il degrado. Ovunque tracce di sogni infranti e di desolazione.
Entrando l’angoscia ti entra nel sangue, l’inquietudine ti avvolge. Devo confessare più volte a me stesso di voler fuggire.
Mi trovo davanti ad un luogo cupo, fatto di sofferenza, ma illuminato da una luce calda, soffice che irraggia gli ambienti filtrando da ciò che resta delle vetrate. Filtra attraverso la memoria. E’ soffusa. Silenziosa.
È la luce che mi guida in questo viaggio della memoria, come fosse il barlume di speranza di chi qui ci ha lasciato la vita.
Caractéristiques et détails
- Catégorie principale: Photographie artistique
-
Format choisi: Format paysage, 25×20 cm
# de pages: 134 -
ISBN
- Couverture rigide imprimée: 9781320083416
- Couverture souple: 9781320083409
- Date de publication: déc 06, 2013
- Langue Italian
- Mots-clés simone tramonte, mental asylum, fine art, manicomio, volterra, pazzia, asylum, reportage, abbandono, luoghi, toscana, matti, abandoned, exploration, urban, psichiatrico, psichiatria, ospedale, rovine, ruins, closed, derelict, tuscany, italy, italian, italia, buildings, photography, sociale, denuncia, solitudine, pazzo, follia, photographer, photo, social, bathroom, bed, room, house, dirty, lonely, loneliness, Abaddon, crazy, badly, madly, insane, hospital, mental, madhouse, place, bad, mad, letto, stanza, casa, sporco, matto, bagno
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